Storie

AD per Alessi Domenico: trasformare una sfida in opportunità

  • Home
  • News
  • Storie
  • AD per Alessi Domenico: trasformare una sfida in opportunità
ALESSI DOMENICO - AD per Alessi Domenico: trasformare una sfida in opportunità

Passo dopo passo, con costanza, si continua a crescere. Si pensa, si sceglie, si decide. «Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi», diceva Eraclito, filosofo greco. Alice Alessi, direttore commerciale e marketing di Alessi Domenico, procede dritta ispirandosi a questa massima. È l’elogio della riflessione, delle decisioni ponderate, l’opposto delle scelte azzardate, l’idea che ogni giorno ci riservi qualcosa di nuovo e che da lì bisogna partire per cogliere nuove opportunità.
Naturalmente non tutti i giorni sono uguali, alcuni possono essere anche negativi, e quindi diventa necessario modificarne le prospettive. Sono passati tredici anni dalla crisi del 2008, da allora si sente ripetere che bisogna trasformare le sfide in opportunità. «Noi lo facciamo, giorno dopo giorno», sottolinea Alice Alessi. Aldilà della situazione del mercato, a prescindere dal fatto che ci sia o meno una crisi, questo insegnamento è diventato un obiettivo costante, la stella polare verso la quale l’azienda si dirige con scrupolosa continuità.
Crescere significa valorizzare la propria identità, mobilitare le risorse per ottenere una riconoscibilità del prodotto sia attraverso la sua qualità, sia attraverso il marchio. E qui torniamo al passato che ispira il presente. Quello che noi oggi chiamiamo marchio, o brand per chi preferisce l’inglese, nasce a Venezia all’inizio del Cinquecento, grazie ad Aldo Manuzio, il primo vero editore della storia. È stato lui a pensare di utilizzare un simbolo grafico per identificare i propri prodotti e quindi renderli identificabili attraverso il marchio.

Ora noi, cinquecento anni più tardi, siamo ancora in debito con Manuzio per questa grande intuizione. Un’innovazione che resta di stretta attualità ed è diventata lo standard per le aziende contemporanee, e per la Alessi Domenico in particolare: radici, identità, tradizione, innovazione.
Continuiamo a trarre ispirazione dal passato: logo, che noi oggi intendiamo come simbolo, viene dal greco “logos”, che significa “parola”, e la parola sta alla base della nostra civilizzazione. La parola, prima orale e poi scritta, serve a tramandare conoscenza. La parola è indispensabile per narrare, quindi il logo, inteso come marchio, sarebbe vuoto e inutile senza il logo inteso come narrazione. Un prodotto deve raccontare, un prodotto non è solo un oggetto, un prodotto è una storia. Le nostre catene d’oro raccontano. Raccontano noi, la nostra terra, la nostra tradizione, ma soprattutto esprimono emozioni. I nostri prodotti non sono fini a se stessi, i nostri prodotti sono logos, sono narrazione, sono sentimento.
A questo punto è comunque necessario aggiungere un nuovo elemento: la fiducia. La narrazione ha un punto d’arrivo: l’affidabilità. Chi si affida ad Alessi Domenico ha la certezza che il nostro prodotto sia il massimo; si potrebbe dire perfetto, se non fosse presuntuoso, perché la perfezione non è di questo mondo. Chi si affida ad Alessi Domenico ha fiducia: si fida di noi, della nostra storia, dei nostri prodotti di ieri, di oggi, e soprattutto di domani. Non sappiamo come sarà il domani e di conseguenza non possiamo sapere come saranno i nostri prodotti di domani. Di una cosa, però, siamo certi: saranno ideati e realizzati come quelli di ieri e di oggi, ovvero mettendoci tutti noi stessi. «Chi compra una catena d’oro Alessi Domenico compra un pezzo di noi» conclude Alice Alessi.